NOI SIAMO I GATTI DI NESSUNO

noi siamo i gatti dimenticati da tutti, senza padrone, senza famiglia, senza futuro! Noi non siamo nemmeno randagi! Si, per noi avere la qualifica di “gatto randagio” sarebbe già una gran cosa, perché anche se spesso bistrattati, ignorati, abbandonati, però almeno i randagi un minimo di tutela ce l’hanno… hanno un proprietario, il Comune, che ha il dovere di occuparsi di loro.
Invece noi siamo i gatti che un padrone non lo hanno più. Avevamo una casa, una famiglia, un posto dove stare e vivere tranquilli, poi un giorno all’improvviso abbiamo perso tutto, la famiglia non c’è più, la casa vuota, noi siamo rimasti soli, senza proprio più nessuno che si occupi di noi, senza più nemmeno un futuro.
Almeno i gatti randagi più “fortunati” hanno le loro colonie, hanno le mitiche “gattare”, persone buone dal cuore grande che offrono loro cibo e riparo.. e se disgraziatamente stanno male o hanno un incidente vengono portati in un posto chiamato gattile, dove altre volontarie buone li curano e li accudiscono.
Ma noi non abbiamo un proprietario, nemmeno il Comune ci vuole, non abbiamo un nostro “habitat”, non possiamo sopravvivere liberi sul territorio, il nostro territorio era la nostra casa, che abbiamo perso.
Siamo i gatti del “limbo”, incastrati tra le pieghe della burocrazia e tra i buchi neri delle leggi, in mezzo ai quali tutti fanno a gara per liberarsi di noi, come un fardello scomodo e pesante:
i parenti della nostra mamma o papà umano non ci vogliono e non intendono occuparsi di noi, il Comune non ci vuole perché non siamo randagi, l’Asur non ci soccorre perché non siamo feriti o malati. Abbiamo forse avuto la sfortuna di vivere in questo posto, perché a Pesaro esiste solo il gattile sanitario e non esiste un’”oasi felina”, come dice la legge, dove anche i mici come noi potrebbero stare, non esiste un regolamento che ci tuteli, non esiste una delibera che dia la possibilità a chi non può più occuparsi di noi, di darci almeno una sistemazione. Forse bastava vivere qualche chilometro più in là, perché abbiamo sentito dire che invece qui vicino le cose vanno meglio ed anche noi abbiamo una tutela da parte del Comune.
Possiamo contare solo ed unicamente su quegli angeli che si chiamano “volontari”, che si fanno davvero in 4 per noi, che spendono tanti soldi ed energie per non lasciarci abbandonati al nostro destino e sono così bravi che spesso qualcuno di noi ha perfino la fortuna di trovare una nuova famiglia!
Non sappiamo perché le cose vadano così ingiustamente, forse qualcuno pensa che siamo solo “quattro gatti”, un numero troppo esiguo per poter essere considerato un problema.. invece noi siamo un piccolo, triste, esercito silenzioso e dimenticato. Guardateci, perché ci siamo anche noi ed anche noi abbiamo dei diritti, per primo il diritto di vivere.”
Cari A-Mici, quest’anno sappiamo bene quanto è stato duro per tutti, forse ognuno di noi è stato toccato più o meno vicino da una tragedia.. ma spesso non pensiamo che dietro alle tante tragedie familiari che si leggono sui giornali, alle tristi notizie di anziani deceduti o ricoverati in case di riposo, alle tante persone portate via dal Covid, ai terribili incidenti, alla crisi socio-economica che ha distrutto intere famiglie, spesso ci sono anche loro, gli animali, gatti e cani che vivevano in quelle famiglie e che all’improvviso si ritrovano completamente soli, senza una casa dove stare e senza una tutela, nemmeno da parte delle istituzioni.
Eccolo il nostro piccolo, silenzioso esercito, i “gatti di nessuno” di cui ci siamo occupati solo in quest’ultimo anno:
Diego, Yaya, Andrea, Zaza e Susi, 5 mici che hanno perso la loro anziana mamma umana e sono rimasti soli al mondo. Li abbiamo accolti, Animalia si è presa cura di loro, sostenendo di tasca propria ingenti spese soprattutto veterinarie, perché spesso si tratta di mici anziani, come i loro padroni, con qualche acciacco che sicuramente con il trauma dell’abbandono peggiora. Andrea, Zaza e Susi se ne sono andati purtroppo, erano troppo debilitati e non hanno resistito, la bellissima Yaya, gattona a pelo lungo, è stata felicemente adottata e il nostro mitico “nonnino” Diego, di 17 anni, è ancora con noi a farci sorridere con il suo sguardo allampanato e la sua passione per le ciotole (piene di pappa), sostiene ed aiuta gli a-mici più giovani proprio come dei nipotini!
Poi ci sono state Nala e Kiara, le gatte della terribile tragedia familiare di Novilara. Dopo qualche settimana di terrore si sono finalmente lasciate andare ed hanno ricominciato ad avere fiducia nell’uomo, tanto che anche loro sono state felicemente adottate!
Poi ci sono stati Josè e Mimì, la cui padrona se n’è andata improvvisamente e tragicamente. Il gigante buono Josè ha trovato una nuova splendida famiglia e Mimì, meravigliosa vecchiottina tricolore a pelo lungo, è ancora con noi, nel box “dei catorci e dei vecchietti”. Molti di loro non hanno la fortuna di trovare una nuova adozione, perché anziani e nessuno li vuole più. C’è anche un terzo fratello di Josè e Mimì, che purtroppo è scappato, la sua indole più selvaggia gli ha impedito di fidarsi ancora dell’uomo, però ha trovato nelle vicinanze della casa dove viveva delle anime buone che gli offrono cibo e un riparo.
E non possiamo certo dimenticarci dei ben 14 gatti che all’improvviso qualche anno fa sono arrivati in gattile perché la loro mamma umana, ricoverata in ospedale, non era più tornata a casa! Ci siamo occupati di loro per mesi e anni, gioie e dolori, alcuni ci hanno lasciato, altri sono stati adottati.
Tutto questo solo ed unicamente sulle spalle dei volontari: spese, tempo, energie, cure, farmaci, tutto interamente a carico nostro.
E non è finita, perché l’esercito dei tristi gatti di nessuno non si esaurisce mai, come purtroppo le brutte cose della vita: notizia di questi giorni, sono altre 4 le gatte da aiutare urgentemente, perché il proprietario è deceduto in un incidente (abbiamo condiviso ieri il loro appello).. e ci stiamo occupando di altri 2 mici rimasti completamente abbandonati, in mezzo al nulla, senza cibo né acqua, in una casa disabitata di campagna, dopo che l’anziano padrone se n’è andato.
Finché avremo forza, finché ci sarà anche solo un “gatto di nessuno” da aiutare, noi ci saremo, nessun numero per noi sarà abbastanza esiguo da essere insignificante… anche se di certo le spese non sono mai né esigue né insignificanti! Continueremo sempre a fare tutto il possibile per occuparci di loro, ad essere la loro voce, a batterci perché venga istituita anche a Pesaro l’oasi felina, così come prevede la legge. Speriamo sempre nell’appoggio e nell’aiuto prezioso di tutti voi che ci seguite con affetto, ma con preoccupazione guardiamo al domani, perché dal momento in cui i volontari non ci dovessero essere più, allora davvero il triste esercito dei gatti di nessuno sarà dimenticato e perderà tutto, anche la speranza.. e pensiamo che in un mondo civile, dove le leggi si rispettino, questo non debba accadere mai.
IN RAPPRESENTANZA DEI GATTI DI NESSUNO: MIMI’ E DIEGO: 💕
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