I MICI “A FONDO PERDUTO”

I mici “a fondo perduto” :

Tutti i mici randagi e abbandonati sono sfortunati e ognuno di loro ha una brutta storia da raccontare..
Ma a volte ci sono mici particolari: magari non proprio belli, anziani e malandati.. Arrivano al Gattile in condizioni disastrose, noi li curiamo e li rimettiamo in sesto ma spesso non tornano più ad essere i bei gattoni di un tempo.. La vita di randagi di strada è stata molto dura per loro e anche se fortunatamente ora sono da noi al sicuro, accuditi e curati, sappiamo che mai nessuno li guarderà, rimarranno nei loro box e nelle loro gabbie, in disparte, nelle loro vecchie coperte, a volte diffidenti anche verso le mani che li hanno salvati, perché la fiducia persa è una ferita invisibile e dura da rimarginare. Ma se li guardi bene nei loro occhi, così espressivi che sembra che ti parlino, leggerai gratitudine e speranza, anche se in un fondo di paura. Ma noi abbiamo pazienza, rispettiamo i loro spazi e sappiamo che anche solo una parola dolce o una fuggevole carezza rubata può piano piano guarire le ferite e non ci arrendiamo.
Altre volte invece sono così coccoloni e dolci come se volessero recuperare tutto il tempo perduto, cancellare il male subito, increduli che le coccole, le carezze, del cibo buono ed un riparo caldo possano esistere davvero.
A volte anche malati, raffreddati, magari con difficoltà respiratorie eppure non rinunciano a fare le fusa con tutta la forza che hanno in corpo, con i muscoli tremanti per l’emozione e la testa protesa a cercare di prendere più carezze possibili nel tempo che possiamo dedicare loro. Poi torneranno nel silenzio del loro box, ad aspettare di nuovo una mano amica, chissà forse a sperare che questa volta non se ne vada e che lo prenda in braccio e non lo lasci più. Chissà se a volte ricordano la loro vita passata, liberi si, ma tra tante sofferenze.
Sappiamo che questi sono i nostri mici “a fondo perduto”, che mai nessuno adotterà, perché magari anziani e con qualche problema di salute.. I visitatori presteranno loro appena uno sguardo distratti e passeranno oltre: “ma i cuccioli li avete?”… Oh certo di cuccioli purtroppo ogni anno ne arrivano a valanghe e fortunatamente tantissimi vengono adottati. I cuccioli arrivano e se ne vanno, mentre i mici “a fondo perduto” saranno sempre li.
Sono proprio questi mici che adoro di più. Forse per il loro infinito bisogno di affetto, che va oltre una ferita medicata, una compressa di antibiotico e una ciotola piena, forse per quello sguardo, implorante, incredulo, riconoscente, timoroso. Il tempo è sempre poco per noi volontari ma quando possiamo ci soffermiamo sempre ad accarezzarli e coccolarli, anche se non è mai abbastanza.
Forse perché è in quegli occhi che davvero vedo il senso dei nostri sacrifici, il risultato del nostro lavoro, la sensazione di aver fatto qualcosa di grande e prezioso nel mio piccolo.
L’Amore vero non è quello che si dimostra soltanto nel tenere in braccio un dolce cucciolo, un batuffolo morbido, carino e giocherellone e lasciarsi aprire il cuore da due occhietti vivaci e teneri, ma è anche vedere la bellezza negli occhi diffidenti di un gatto spaventato che soffia di paura e la soddisfazione estrema quando dopo tanti tentativi e con piccoli gesti comprendi che ti sta regalando fiducia.
È accarezzare con uguale trasporto un mantello un po’ spelacchiato e ispido e sapere che stai dando a quel micio momenti preziosi, che non ha mai avuto e gli stai regalando gli ultimi anni di vita serena.
È fin troppo facile amare la bellezza e la tenerezza, ben più difficile è accettare le diversità, le malattie, le cose spiacevoli.. Eppure non chiudere gli occhi ma continuare ad amare, perché quel tipo di amore è forse ancora più prezioso.
Un cucciolo ha bisogno di tante attenzioni e cure e se è fortunato vivrà una vita agiata in una casa, viziato e coccolato. Ma un gatto anziano, malato e spelacchiato queste cose non le ha mai avute e per questo ne ha ancor più bisogno. È un gesto di amore gratuito e incondizionato, è un impegno grande, forse con meno soddisfazioni e a volte tutte le cure e l’affetto possibili non servono a regalargli altro tempo in più, ma almeno saranno stati felici per un po’..
“Quando sarò vecchio e malandato, quando non giocherò più e sarò meno attivo, allora quelli saranno gli anni in cui dovrai amarmi di più”. 

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